Mano
La mano nell’uomo è un meraviglioso strumento, capace di compiere innumerevoli azioni grazie alla sua funzione essenziale: la prensione.
Dal punto di vista fisiologico, la mano rappresenta l’estremità effettrice dell’arto superiore che costituisce il suo supporto e gli permette di presentarsi nella posizione più favorevole per una data azione.
DITO A SCATTO
Il dito a scatto è il risultato della costrizione della puleggia dell’apparato flessore digitale che causa dolore e difficoltà nella flesso-estensione dell’articolazione interfalangea prossimale. Può colpire tutte le dita ma più frequentemente colpisce il pollice e il quarto dito alcune volte manifestandosi contemporaneamente su più dita
In una fase iniziale sono presenti, specie al mattino, un dolore modesto al dito e al palmo della mano ed una sensazione di intoppo meccanico puro nell'estensione del dito. Al progredire dei sintomi il dolore diventa più acuto e si avverte il tipico scatto durante le escursioni in flesso-estensione del dito interessato, eventualmente associato alla presenza palpabile di un nodulo tendineo, inizialmente non dolente e di consistenza duro-elastica, a livello dell'articolazione metacarpo-falangea.
Negli stadi tardivi il dito può essere esteso solo forzatamente e si può arrivare fino alla perdita dell'estensione completa
MORBO DI DE QUERVAIN
Questa infiammazione è detta tenosinovite, ed i tendini interessati sono denominati abduttore lungo ed estensore breve del pollice.
I tendini, che provengono dall'avambraccio, arrivati al polso passano all'interno di una guaina che sta alla base del pollice.
L'infiammazione fa aumentare lo spessore e restringe l'apertura della guaina. Ciò riduce lo spazio a disposizione per lo scorrimento dei tendini, che quindi fanno attrito con la guaina stessa.
MORBO DI DUPUYTREN
Consiste in un ispessimento e retrazione dell'aponeurosi (fascia) palmare, schematicamente riprodotta qui sopra.
Si presenta inizialmente con dei piccoli noduli sottocutanei non dolorosi e progredisce con la formazione di 'corde' aponeurotiche che convergono verso il centro del polso. Queste 'corde' sono anelastiche e, accorciandosi, progressivamente attraggono e flettono le dita.
Spesso vi sono aderenze tra la fascia e la cute, che appaiono con delle fossette a ridosso delle pieghe palmari, le quali spesso risultano attratte verso il polso con un aspetto a V.
Nell'80% dei casi riguarda il sesso maschile, può esserci una predisposizione familiare su base genetica, può essere favorita e aggravata da lavori manuali pesanti, micro-traumi ripetuti, da patologie come diabete, alcolismo, o farmaci tipo "Gardenale". Considerando che la malattia inevitabilmente progredisce e si aggrava, quanto più si interverrà precocemente, tanto più i risultati saranno migliori.